SCUSATE, RIPOSTO IN FORMA CORRETTA: AVEVO FATTO QUALCHE ERRORINO FORMALE E
SOSTANZIALE DISSEMINATO QUA E LA'.
Post by Digit4Sono rimasto un po' perplesso: possibile che lo statore fosse in bagno
d'olio? L'olio non è elettricamente conduttivo.
Possibilissimo. Tra l'altro, che "conduzione elettrica" dovrebbe esserci
tra statore e volano magnete?
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Hai perfettamente ragione: ci sono arrivato poco dopo, da solo, ragionandoci
su un attimo.
In effetti non stiamo parlando di elettricità, bensì di magnetismo il quale
passa un po' ovunque, anche dove la corrente spesso non passa.
Inoltre l'olio non raffredda soltanto il motore, ma anche lo statore
lambendone ogni punto in quanto il turbinoso moto del rotore lo fa proprio
schizzare da tutte le parti all'interno del carter.
Più l'olio schizza sulle pareti interne del carter più ovviamente,
attraverso di esse, cede calore all'esterno ed al contempo raffredda lo
statore che, manco a farlo apposta, e proprio stipato nella parte più
esterna del carter stesso, cioè quella più esposta al vento.
Del resto anche la forma interna del carter conferma ulteriormente queste
considerazioni: la Virago permette di effettuare il controllo del livello
dell'olio motore osservando quest'olio attraverso una cosiddetta "specula",
cioè una finestrella di forma quadrata e con lato di circa un centimetro,
posta alla base del fianco del carter sinistro (: sinistro rispetto alla
posizione di guida); ebbene, se si osserva questa specula dall'interno del
carter, si nota che essa è vicinissima allo statore e che tra i due non
esiste alcuna paratia di compartimentazione. Cioè la specula e lo statore
giacciono nel medesimo spazio.
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Post by Digit4Ho osservato il volano dei magneti che gira attorno allo statore: al suo
interno non ho rilevato un filo d'olio, né alcun deposito del medesimo.
Lo statore sta fermo, il volano gira a pari numero di giri del motore,
usualmente: se il generatore fosse in bagno d'olio ( e moltissimi lo
sono), l'olio farebbe parecchia fatica a "fermarsi" sul volano, molta
meno sullo statore. Considera anche che lo statore scalda, il volano no
(salvo il calore comunque presente in un motore...) e quindi una sorta
di "cottura" dei residui d'olio sugli avvolgimenti non mi stupirebbe
assolutamente.
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Ho tirato un sospiro di sollievo: mi ha consolato il fatto di aver rilevato
che le due o tre bobine di statore più danneggiate, si sono leggermente
sfaldate soltanto quando le ho strette un po' tra le dita. Appena in
tempo??? Che cosa sarebbe accaduto se quei detriti si fossero staccati prima
e fossero entrati nel circuito dell'olio??? Non oso pensarlo!!!
Mi resta tuttavia ancora un certo dubbio su alcune peculiarità dell'impianto
elettrico: avevo già cambiato batteria ed il regolatore di tensione, ma
credo che la batteria
abbia subito ancora diversi shock dati da vorticosi scaricamenti, ottenuti
anche
soltanto con uscite di appena 20 minuti. Della serie........... se uscivo
per 20 minuti, poi, col caricatore, mi ci volevano dalle 6 alle 8 ore per
ricaricare la batteria.
Ora mi chiedo se questi shock possa averli subiti, con conseguenze
irreversibili, anche il regolatore di tensione e se una condizione di avaria
di quest'ultimo possa produrre nuovi danni allo statore ed alla batteria.
Ora posso dire che la batteria, quando è al massimo stato di carica, si
scarica, giornalmente, di poco, per cui se ogni sera la metto sotto carica,
si
ricarica in meno di due minuti.
Certo è che ogni volta che la carico, la sento ribollire/frizzare quasi come
della coca-cola appena versata nel bicchiere.
Per evitare di smontare troppo frequentemente la batteria dal proprio vano,
ho collegato ai suoi poli due grossi fili di rame del due e mezzo e li ho
derivati fin dentro il cofanetto porta attrezzi posteriore, cablandoli in
una presa bipolare femmina alla quale, quando mi serve, collego la spina
maschio proveniente dal caricatore. Essendo la corrente proveniente da
quest'ultimo dispositivo molto tenue, ritengo che la batteria possa essere
caricata anche in questo modo senza che si danneggi il regolatore di
tensione o qualsiasi altro componente elettrico dell'impianto.
A difesa da eventuali corti ho collocato, lungo il filo elettrico derivato
dal polo positivo della batteria, un fusibile lamellare da sette e mezzo.
Spero che qualcuno di voi possa darmi un conforto/consiglio sulla questione,
grazie.
Ultima cosa: la moto è una euro 0 e quindi è stata concepita in un periodo
in cui non vi era l'obbligo di tenere accesi i fari anche di giorno.
Perciò mi chiedo se il suo impianto elettrico non sia, alla luce (: bello
questo gioco di parole!!!) delle norme attuali, sovraffaticato ed usurato da
un utilizzo diverso rispetto a quello originariamente previsto.
Grazie a tutti di tutto, siete sempre gentilissimi,
D4