G.P.R.
2014-12-16 08:01:25 UTC
Su gentile richiesta!
La mia famiglia ha acquisito la G.P.R. (Gatti - Pizzoccheri - Rossi i nomi
dei 2 fondatori nel lontano 1968) nel 1995, allora era una piccolissima
realtà milanese da poco più di 15/20 scarichi al mese, tutti in ferro
cromato e tutti rigorosamente racing.
Nel 1997 arrivano le prime richieste relative alle omologazioni e volendo
ampliare la produzione con il mercato estero decidiamo di approcciare la
questione.
Da subito nasce il problema di come realizzare uno scarico omologato, decido
quindi di chiamare il Ministero dei Trasporti per avere delucidazioni in
merito a quali sono le regole per ottenere l'omologazione e mi rispondono
che non ce ne sono, al che (come diceva qualcuno) la domanda nasce
spontanea: "Ma se il silenziatore dovesse perdere tanti cavalli rispetto
all'originale cosa succede?" la risposta del gentilissimo operatore fu "La
faccia è la sua e sono fatti suoi". A quel punto nasce l'idea di omologare
uno scarico completamente tappato e dotarlo di un kit racing che comprendeva
il fondello completamente libero e i rivetti per la sostituzione dello
stesso. Nasce in questo modo il primo scarico omologato riapribile. Siamo
agli albori dell'era internet e uno di primi clienti che si interessa alla
questione è Igor Berzi meglio conosciuto su IHM come Astroganga, un sabato
mattina montiamo lo scarico sulla sua Hornet 600 e lui qualche tempo
dopo mi manda una sua foto con un elmetto militare mentre guarda lo
scoarico,
tale foto ha poi aperto la pagina delle omologazioni del mio sito per
qualche anno,
e come già scritto più volte ancora oggi quando ci incontriamo a qualche
fiera,
Aigor mi saluta con la frase "Ecco l'uomo che ha inventato il db killer!!!"
Per alcuni anni la cosa non ha dato problemi, le forze dell'ordine non
sapevano neppure come erano fatti gli scarichi e quindi non controllavano
altro che il numero stampigliato sul corpo silenziatore, poi il mercato è
cambiato e con lui le normative si sono inasprite e nel frattempo la
concorrenza si era organizzata e adeguata. Con l'omologazione successiva
(siamo entrati nel frattempo nel nuovo millenio) non potevi più permetterti
di perdere troppi cavalli perchè c'era un +/- 5% rispetto allo scarico
originale da dover rispettare e quindi nasceva l'esigenza di modificare il
fondello di uscita con uno più libero. Giusto in quelle settimane arriva in
azienda la nuova Honda CBR 900 RR 2000/2002 per lo sviluppo, smontando lo
scarico originale con il grossissimo flangione, noto che saldato al
collettore proprio in
concomitanza con l'innesto nel silenziatore c'è un grosso cono di lamiera
forata che molto probabilmente aveva la funzione di rompifiamma.
L'associazione è immediata, invece che mettere un tappo sul fondello di
uscita metto
il db killer all'imbocco del silenziatore creando un cono di lamiera forata
proprio come usava fare Honda sul CBR e verso il fondello di uscita lascio
comunque un beccuccio interno più stretto ma dello stesso diametro della
canna forata e quindi senza l'obbligo della rimozione per poter avere le
prestazioni di uno scarico libero.
Tecnicamente sono convinto ancora oggi fosse la soluzione perfetta.
L'azienda nel frattempo cresce e diventa una piccola realtà nel mercato
internazionale e la maggior parte dei clienti pur apprezzando la soluzione a
livello tecnico continua a domandarci perchè LeoVince usa un fondello con
una vite o Arrow uno con un seeger per far rimuovere il db killer sul
fondello, e noi che continuiamo a spiegare che per i nostri silenziatori non
serve tale operazione, alla fine sembrava che non fossimo capaci di fare
quello che facevano gli altri.
Nel 2005 entriamo in MotoGp con Tamada e la Honda KonicaMinolta e prendiamo
la decisione che ancora oggi caratterizza nostra produzione, dotiamo tutti i
silenziatori di db killer removibile sul fondello di uscita ma manteniamo il
cono posteriore.
Ciò ci permette di mantenere un fondello quasi completamente libero e quindi
senza la reale necessità di rimozione, e da qualche anno a questa parte,
cioè da quando le forze dell'ordine controllano l'esistenza del db killer,
un vantaggio in più.
L'ultima innovazione ha riguardato il catalizzatore, giusto negli anni della
MotoGp,
abbiamo brevettato il catalizzatore rimovibile e poi esteso l'accordo con
Akrapovic che
nel frattempo aveva fatto una soluzione simile per KTM, in realtà poi il
mercato non è mai stato davvero condizionato dall'uso del catalizzatore sui
silenziatori aftermarket e quindi non ha avuto l'effetto sperato, ma anche
in questo caso eravamo in prima linea.
Chiudo con una nota a margine, rispetto a 20 anni fa quando siamo partiti,
oggi siamo una realtà che corre verso i 20mila silenziatori l'anno e che sta
continuando a crescere a livello internazionale.
Gigi
La mia famiglia ha acquisito la G.P.R. (Gatti - Pizzoccheri - Rossi i nomi
dei 2 fondatori nel lontano 1968) nel 1995, allora era una piccolissima
realtà milanese da poco più di 15/20 scarichi al mese, tutti in ferro
cromato e tutti rigorosamente racing.
Nel 1997 arrivano le prime richieste relative alle omologazioni e volendo
ampliare la produzione con il mercato estero decidiamo di approcciare la
questione.
Da subito nasce il problema di come realizzare uno scarico omologato, decido
quindi di chiamare il Ministero dei Trasporti per avere delucidazioni in
merito a quali sono le regole per ottenere l'omologazione e mi rispondono
che non ce ne sono, al che (come diceva qualcuno) la domanda nasce
spontanea: "Ma se il silenziatore dovesse perdere tanti cavalli rispetto
all'originale cosa succede?" la risposta del gentilissimo operatore fu "La
faccia è la sua e sono fatti suoi". A quel punto nasce l'idea di omologare
uno scarico completamente tappato e dotarlo di un kit racing che comprendeva
il fondello completamente libero e i rivetti per la sostituzione dello
stesso. Nasce in questo modo il primo scarico omologato riapribile. Siamo
agli albori dell'era internet e uno di primi clienti che si interessa alla
questione è Igor Berzi meglio conosciuto su IHM come Astroganga, un sabato
mattina montiamo lo scarico sulla sua Hornet 600 e lui qualche tempo
dopo mi manda una sua foto con un elmetto militare mentre guarda lo
scoarico,
tale foto ha poi aperto la pagina delle omologazioni del mio sito per
qualche anno,
e come già scritto più volte ancora oggi quando ci incontriamo a qualche
fiera,
Aigor mi saluta con la frase "Ecco l'uomo che ha inventato il db killer!!!"
Per alcuni anni la cosa non ha dato problemi, le forze dell'ordine non
sapevano neppure come erano fatti gli scarichi e quindi non controllavano
altro che il numero stampigliato sul corpo silenziatore, poi il mercato è
cambiato e con lui le normative si sono inasprite e nel frattempo la
concorrenza si era organizzata e adeguata. Con l'omologazione successiva
(siamo entrati nel frattempo nel nuovo millenio) non potevi più permetterti
di perdere troppi cavalli perchè c'era un +/- 5% rispetto allo scarico
originale da dover rispettare e quindi nasceva l'esigenza di modificare il
fondello di uscita con uno più libero. Giusto in quelle settimane arriva in
azienda la nuova Honda CBR 900 RR 2000/2002 per lo sviluppo, smontando lo
scarico originale con il grossissimo flangione, noto che saldato al
collettore proprio in
concomitanza con l'innesto nel silenziatore c'è un grosso cono di lamiera
forata che molto probabilmente aveva la funzione di rompifiamma.
L'associazione è immediata, invece che mettere un tappo sul fondello di
uscita metto
il db killer all'imbocco del silenziatore creando un cono di lamiera forata
proprio come usava fare Honda sul CBR e verso il fondello di uscita lascio
comunque un beccuccio interno più stretto ma dello stesso diametro della
canna forata e quindi senza l'obbligo della rimozione per poter avere le
prestazioni di uno scarico libero.
Tecnicamente sono convinto ancora oggi fosse la soluzione perfetta.
L'azienda nel frattempo cresce e diventa una piccola realtà nel mercato
internazionale e la maggior parte dei clienti pur apprezzando la soluzione a
livello tecnico continua a domandarci perchè LeoVince usa un fondello con
una vite o Arrow uno con un seeger per far rimuovere il db killer sul
fondello, e noi che continuiamo a spiegare che per i nostri silenziatori non
serve tale operazione, alla fine sembrava che non fossimo capaci di fare
quello che facevano gli altri.
Nel 2005 entriamo in MotoGp con Tamada e la Honda KonicaMinolta e prendiamo
la decisione che ancora oggi caratterizza nostra produzione, dotiamo tutti i
silenziatori di db killer removibile sul fondello di uscita ma manteniamo il
cono posteriore.
Ciò ci permette di mantenere un fondello quasi completamente libero e quindi
senza la reale necessità di rimozione, e da qualche anno a questa parte,
cioè da quando le forze dell'ordine controllano l'esistenza del db killer,
un vantaggio in più.
L'ultima innovazione ha riguardato il catalizzatore, giusto negli anni della
MotoGp,
abbiamo brevettato il catalizzatore rimovibile e poi esteso l'accordo con
Akrapovic che
nel frattempo aveva fatto una soluzione simile per KTM, in realtà poi il
mercato non è mai stato davvero condizionato dall'uso del catalizzatore sui
silenziatori aftermarket e quindi non ha avuto l'effetto sperato, ma anche
in questo caso eravamo in prima linea.
Chiudo con una nota a margine, rispetto a 20 anni fa quando siamo partiti,
oggi siamo una realtà che corre verso i 20mila silenziatori l'anno e che sta
continuando a crescere a livello internazionale.
Gigi