Dusk
2006-09-15 10:50:12 UTC
Ciao newsgroup,
vi scrivo per la prima volta perche' ho un piccolo dubbio.
Stamattina sono stato bocciato nella prova pratica per l'accesso diretto
alla A3 - pioveva (e mai andato in moto sul bagnato prima), un po' di
insicurezza ecc, e ho messo il piede a terra nell'otto. Mi e' stato
detto di riprovare, ma mi e' scappato di nuovo un colpetto di piede...
bocciato.
Ci sono rimasto un po' male, perche' avevo letto e sentito che
nell'accesso diretto alla A3 fosse consentito mettere il piede a terra
(due volte) nell'eseguire il circuito.
Sinceramente avevo capito che (dato che con moto di un certo
peso/cilindata/tipo per un principiante non e' proprio una passeggiata)
la prova si considerasse *passata* eseguendo il circuito poggiando due
volte il piede, non che si potesse riprovare ad eseguirla finche' non si
poggia due volte...
Cito:
PROGRAMMA PER LA PROVA PRATICA DI GUIDA SU MOTOVEICOLI
(testo da allegato 1 alla circ. n.32/86 del 19.2.1986)
...
2.3.3 Mettere un piede a terra;
solo per i candidati che sostengono la prova con motocicli di potenza
superiore a 35 Kw è consentito di appoggiare il piede a terra per non
più di due volte durante la prova;
Insomma, ormai e' fatta, ma vorrei capire se ho solo beccato un
esaminatore pignolo/esigente (su 12 persone solo 3 promossi, e dei tre
promossi solo uno in moto, transalp) ma cmq corretto, oppure se il
colpetto di piede nell'eseguire il circuito era legittimo.
Vi saluto ponendomi una domanda: ben venga la pignoleria nella prova su
strada, per assicurarsi di un corretto comportamento che non metta in
pericolo nessuno ecc., ma ha senso tutto questo rigore nel valutare
l'esecuzione di una prova come quella su circuito? (che tra l'altro
cambia significativamente di difficolta' a seconda del mezzo usato, a
parita' di classi di patente)
ciao ciao,
D.
(e speriamo che la prossima volta sia quella buona senno' mi ritocca
tutto l'iter burocratico...)
vi scrivo per la prima volta perche' ho un piccolo dubbio.
Stamattina sono stato bocciato nella prova pratica per l'accesso diretto
alla A3 - pioveva (e mai andato in moto sul bagnato prima), un po' di
insicurezza ecc, e ho messo il piede a terra nell'otto. Mi e' stato
detto di riprovare, ma mi e' scappato di nuovo un colpetto di piede...
bocciato.
Ci sono rimasto un po' male, perche' avevo letto e sentito che
nell'accesso diretto alla A3 fosse consentito mettere il piede a terra
(due volte) nell'eseguire il circuito.
Sinceramente avevo capito che (dato che con moto di un certo
peso/cilindata/tipo per un principiante non e' proprio una passeggiata)
la prova si considerasse *passata* eseguendo il circuito poggiando due
volte il piede, non che si potesse riprovare ad eseguirla finche' non si
poggia due volte...
Cito:
PROGRAMMA PER LA PROVA PRATICA DI GUIDA SU MOTOVEICOLI
(testo da allegato 1 alla circ. n.32/86 del 19.2.1986)
...
2.3.3 Mettere un piede a terra;
solo per i candidati che sostengono la prova con motocicli di potenza
superiore a 35 Kw è consentito di appoggiare il piede a terra per non
più di due volte durante la prova;
Insomma, ormai e' fatta, ma vorrei capire se ho solo beccato un
esaminatore pignolo/esigente (su 12 persone solo 3 promossi, e dei tre
promossi solo uno in moto, transalp) ma cmq corretto, oppure se il
colpetto di piede nell'eseguire il circuito era legittimo.
Vi saluto ponendomi una domanda: ben venga la pignoleria nella prova su
strada, per assicurarsi di un corretto comportamento che non metta in
pericolo nessuno ecc., ma ha senso tutto questo rigore nel valutare
l'esecuzione di una prova come quella su circuito? (che tra l'altro
cambia significativamente di difficolta' a seconda del mezzo usato, a
parita' di classi di patente)
ciao ciao,
D.
(e speriamo che la prossima volta sia quella buona senno' mi ritocca
tutto l'iter burocratico...)