Latas
2007-08-21 13:29:17 UTC
La mia nuova moto (650cc 2 cilindri) ha un freno motore notevole,quasi
fastidioso,ho trovato due rimedi a livello di guida ma vorrei sentire il
parere di chi ha più esperienza di me.
Salgo in una strada di montagna,arrivo in 5a a un tornante non troppo
stretto,scalo in 4a ma sono ancora troppo lungo,scalo ancora e mi ritrovo in
3a in pratica all'inizio del tornante.Il problema è che la moto ora è
inchiodata,potrei percorrere la curva ma la velocità è bassissima: cedo
quindi alla tentazione di aprire un filo di gas e disegnare il tornante in
leggera accellerazione.
E' una tragedia: l'effetto on-off da un primo strattone poco piacevole (è
l'iniezione?) e poi il millimetro (1mm preciso!) di gas aperto scatena una
grande forza centrifuga che tende a portarmi fuori traiettoria,e devo
richiudere (per poi riaprire più tardi:un bel pasticcio).
I rimedi sarebbero questi due:
1. entro in 4a marcia sfruttando la maggiore scorrevolezza,poi a metà
tornante (o anche poco dopo) metto al volo la 3a ed esco con quella.
2. poco prima del tornante (quasi al limite) metto la 3a,mentre la inserisco
do un tocco di gas a vuoto e tengo lo sguardo verso il punto di corda.A
questo punto rilascio la frizione,ma lo faccio con calma,più lentamente
rispetto al solito (usando indice e medio).Quando arrivo al punto di stacco
e il motore comincia a far casino,rilascio ancora più lentamente e faccio
slittare la frizione (questo rende la moto più scorrevole,almeno ho questa
impressione).Nel frattempo mi ritrovo ad aver percorso quasi tutto il
tornante con una bella velocità,e sono pronto ad aprire il gas senza
problemi perchè si vede ormai già l'uscita.
Io preferisco al momento il secondo sistema,perchè cambiare marcia in curva
non mi piace molto (anche se però passare da una 4a mezza morta a una 3a non
dovrebbe creare mai problemi).Voi che ne dite?Il fare slittare la frizione
può provocare danni al cambio?
fastidioso,ho trovato due rimedi a livello di guida ma vorrei sentire il
parere di chi ha più esperienza di me.
Salgo in una strada di montagna,arrivo in 5a a un tornante non troppo
stretto,scalo in 4a ma sono ancora troppo lungo,scalo ancora e mi ritrovo in
3a in pratica all'inizio del tornante.Il problema è che la moto ora è
inchiodata,potrei percorrere la curva ma la velocità è bassissima: cedo
quindi alla tentazione di aprire un filo di gas e disegnare il tornante in
leggera accellerazione.
E' una tragedia: l'effetto on-off da un primo strattone poco piacevole (è
l'iniezione?) e poi il millimetro (1mm preciso!) di gas aperto scatena una
grande forza centrifuga che tende a portarmi fuori traiettoria,e devo
richiudere (per poi riaprire più tardi:un bel pasticcio).
I rimedi sarebbero questi due:
1. entro in 4a marcia sfruttando la maggiore scorrevolezza,poi a metà
tornante (o anche poco dopo) metto al volo la 3a ed esco con quella.
2. poco prima del tornante (quasi al limite) metto la 3a,mentre la inserisco
do un tocco di gas a vuoto e tengo lo sguardo verso il punto di corda.A
questo punto rilascio la frizione,ma lo faccio con calma,più lentamente
rispetto al solito (usando indice e medio).Quando arrivo al punto di stacco
e il motore comincia a far casino,rilascio ancora più lentamente e faccio
slittare la frizione (questo rende la moto più scorrevole,almeno ho questa
impressione).Nel frattempo mi ritrovo ad aver percorso quasi tutto il
tornante con una bella velocità,e sono pronto ad aprire il gas senza
problemi perchè si vede ormai già l'uscita.
Io preferisco al momento il secondo sistema,perchè cambiare marcia in curva
non mi piace molto (anche se però passare da una 4a mezza morta a una 3a non
dovrebbe creare mai problemi).Voi che ne dite?Il fare slittare la frizione
può provocare danni al cambio?